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Generare Futuro: dalla Scuola alla Città

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La realizzazione del progetto “Generare il Futuro: dalla Scuola alla Città” è un punto qualificante nella futura progettualità definita dall’Amministrazione Comunale di Mantova, che si colloca all’interno di un disegno più generale che si concentra su quattro quartieri: Centro, Cittadella, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi.

Il progetto intende partire dalla scuola per favorire la rivitalizzazione dei quartieri della città, rafforzando l’offerta formativa, i servizi scolastici e rendendo i plessi coinvolti HUB di comunità grazie ai quali le famiglie, i bambini, i ragazzi possano trovare una risposta ai bisogni di conciliazione di vita e lavoro, formazione e crescita consapevole.
Le scuole verranno pertanto riqualificate ed adeguate alle necessità delle comunità di riferimento per diventare luoghi fisici aperti ed inclusivi che, assieme a iniziative di carattere educativo, sociale, culturale e socio-economico, siano in grado di rigenerare i quartieri e le comunità locali.
Come CSA, abbiamo partecipato al Tavolo di Co-progettazione del servizio di Doposcuola alle Primarie Martiri, Pomponazzo, Tazzoli e Don Mazzolari, per il quale, in collaborazione con le Cooperative Giardino dei Bimbi e Fior di Loto, gestiamo il Servizio di Educativa Ad Personam, il Servizio di Pulizie e il Coordinamento degli studenti delle Superiori che svolgeranno l’alternanza scuola/lavoro. Oltre a questa progettualità, abbiamo partecipato alla gara per l’affido del Coordinamento Pedagogico/Scientifico.

Nello specifico, il Servizio di Coordinamento Pedagogico-Didattico e Scientifico prevede la
progettazione, il coordinamento e il monitoraggio in itinere dei servizi educativi e scolastici necessari a realizzare il potenziamento dell’offerta formativa nelle succitate scuole individuate come beneficiarie dell’intervento, attraverso il confronto con le scuole, il Comune di Mantova e le realtà territoriali impegnate nella realizzazione dei percorsi formativi finalizzati al potenziamento dell’offerta curricolare. I percorsi formativi saranno caratterizzati da specifiche peculiarità che caratterizzeranno le scuole di quartiere e che riguarderanno, nello specifico, quattro aree: arti performative, sport STEM, lingua inglese – CLIL, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla tutela ambientale.

Da questa situazione attuale nasce l’esigenza di potenziare l’offerta formativa delle scuole di
comunità/prossimità per trasformarle in centri di interesse culturale, scientifico, sportivo, artistico, linguistico; gli spazi a disposizione delle scuole, all’interno e all’esterno, attraverso interventi strutturali; gli orari di apertura delle scuole, ad integrazione di quelli curricolari, in collaborazione con il terzo settore e le associazioni di volontariato del territorio in modo da:
● offrire opportunità ai giovani studenti di approfondire le materie di studio e per consentire loro
di sperimentare attività integrative alle discipline curricolari, anche di outdoor education, senza
differenza di ceto sociale;
● offrire un importante servizio alla famiglia a sostegno della conciliazione lavorativa che spesso
grava sulle sole donne;

  • mettere a disposizione, in uno stesso luogo, una serie di attività di interesse per i giovani cittadini
    e per le loro famiglie e l’intera comunità, senza gravare sulla mobilità urbana con ulteriori
    spostamenti a carico delle singole famiglie;
  • per fare della scuola il motore della comunità che è venuto a mancare in questi mesi di pandemia, un hub aggregativo di comunità quale strumento di equità capace di appianare le disuguaglianze sociali e contrastare la povertà educativa, attrarre studenti e famiglie e contrasta il fenomeno della dispersione scolastica.

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