“Se nàsea, de matina bonora
par scansare, el caldo d’istà
tuti brai a doparar la messora
se tajava el fromento a sbrancà”
ALBAREDO D’ADIGE (VR) Con questo verso ha inizio la poesia che racconta la vita nei campi d’estate, composta dallo scrittore Alido Luigi Pravadelli.
È solo una delle numerose poesie raccolte nel suo libro “Passa Tempo”, la cui caratteristica è essere composte in rima. Alido si presenta come poeta, musicista e pittore veronese. Insomma, è un vero e proprio artista. Il suo stile di scrittura in dialetto veronese ha catturato l’interesse delle persone residenti a Ca’ dei Nonni, risvegliando in loro emozioni e sensazioni che da tempo si erano celate.
È nato, così, il desiderio di realizzare un progetto che prevede incontri di cadenza settimanale e che vede come protagonisti di questi incontri i nostri anziani, perché loro sono i custodi della memoria. La recita delle poesie ha permesso agli Ospiti di parlare di sé e delle proprie esperienze di vita nella quotidianità di un tempo, la stessa raccontata da Alido, in cui hanno avuto modo di rispecchiarsi potendo ricostruire il loro vissuto. In questo viaggio a ritroso tra i ricordi del passato, legati alla famiglia, al lavoro e alle tradizioni, abbiamo ritrovato una vecchia macchina fotografica che scattava foto in bianco e nero, abbiamo ricordato le serate invernali, durante le quali per scaldarsi si utilizzava la munega, che veniva posizionata sotto alle coperte con lo scaldino. Le cene povere perché il cibo era poco e da dividere fra tanti, la polenta che invece non poteva mancare e veniva cucinata nella stagnà.
Il nostro viaggio tra i ricordi non termina qui. Se sarà possibile inviteremo volentieri Alido a trascorrere qualche ora in nostra compagnia per metterci in ascolto dei suoi meravigliosi racconti. Non vediamo l’ora di conoscerlo.