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Stefano Braguzzi

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Il personaggio scelto dalla redazione di CSA News per l’intervista di questo mese è Stefano Braguzzi, Socio Educatore di CSA Servizi Assistenziali da ottobre 2020, presso Corte Margonara, il Polo Socio Educativo L’Ippocastano e il Servizio Domiciliare Ad Personam. Recentemente ha acquisito anche il titolo di “nostro giardiniere di fiducia” presso la sede CSA di Mantova.

 

Ciao Stefano, cosa vuoi raccontare ai lettori del tuo vissuto lavorativo prima di incontrare CSA?

Sono nato e cresciuto a Correggio Micheli ma il mio vissuto sociale è legato al paese di Governolo. Fin da ragazzo, come da tradizione in queste zone, ho trascorso le estati nella campagna mantovana nell’azienda agricola di famiglia lavorando nella coltivazione di mais, barbabietola e nell’allevamento di vacche da carne e mi sono diplomato come Perito Agrario. Pur amando la vita lavorativa agreste, ho sempre sentito il bisogno di nutrire parallelamente l’anima sociale che ho sempre sentito forte in me. Fin da ragazzo mi sono impegnato nella frequentazione della Parrocchia di Governolo e nell’organizzazione di attività sociali come GREST, feste ecc, occupandomi dell’aggregazione sociale giovanile e della lotta all’emarginazione ed al disagio giovanile. Ho quindi deciso di frequentare un percorso di studi in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Verona e mi sono laureato svolgendo, nel mentre, il ruolo di responsabile per la Caritas dell’organizzazione della mensa serale per i bisognosi. Inoltre, fin dalla maggiore età ho aiutato la mia famiglia nell’attività di organizzazione di gite fluviali con la motonave Andes Negrini sul lago di Mantova e nel Parco del Mincio; ho conseguito patente nautica e libretto di navigazione e sono sia navigatore sia guida turistica. Tutto il mio percorso lavorativo ha continuato a svolgersi in un alternarsi e completarsi di lavori in ambito sociale in Cooperative e lavori manuali come pavimentista, muratore ed ultimo giardiniere in una ditta. Da un lato, il desiderio di essere un Educatore di strada, di occuparmi di disagio giovanile, emarginazione e, dall’altro, il desiderio di occupare mani e le braccia in lavori manuali, la voglia di impegnarmi fisicamente oltre che mentalmente.

 

Come è stato l’incontro con CSA?

Essendo nato e cresciuto a Correggio Micheli ho sempre conosciuto CSA per il Polo Socio Educativo L’Ippocastano. Sono sempre stato incuriosito ed affascinato da questa Struttura e nello stesso tempo non mi sentivo pronto per intraprendere un’esperienza lavorativa con la disabilità grave. Con l’apertura però di Corte Margonara si è creata l’opportunità di lavorare con un’Utenza con disabilità lieve ad alto funzionamento e mi sono sentito finalmente pronto ed onorato di entrare a far parte di questa famiglia.

Di cosa ti occupi ora in CSA?

Sono uno dei due Educatori del servizio SFA (Servizio Formazione Autonomia) presso Corte Margonara, un gruppo di una decina di giovani adulti con disabilità lievi a cui insegniamo ad apprendere abilità in alcune professioni come la manutenzione verde, la verniciatura, la gestione dell’orto e del frutteto, con l’auspicio di vederli poi inseriti nel mondo del lavoro. È legato a questo servizio il progetto che sto seguendo come giardiniere, con la collega Dott.ssa Francesca Pigaiani e la Dott.ssa Alessia Sarzi, della manutenzione e cura del verde presso la sede in Via Gelso, nelle quali aiuole verrà piantata la lavanda e successivamente la manutenzione verde sarà seguita dai ragazzi dello SFA. Inoltre, seguo alcuni ragazzi nel Servizio Domiciliare Ad Personam aiutandoli ad uscire dal proprio “guscio” ed a costruirsi una rete di socializzazione con i coetanei, oltre a dare la disponibilità ad aiutare e sostituire i colleghi nelle turnazioni del servizio di acuzie psichiatriche presso l’Ospedale Carlo Poma.

 

Come giudichi il tuo rapporto con CSA in questi primi anni?

Sono molto felice dei progetti che sto seguendo con la Cooperativa, in particolare con lo SFA sono riuscito a coniugare l’impegno sociale con il lavoro manuale nella manutenzione del verde, binomio che ha sempre contraddistinto la mia vita lavorativa. La cosa di cui più ringrazio CSA è la fiducia che ha riposto in me fin dall’inizio, mi ha fatto crescere professionalmente e voglio assolutamente ripagare tale fiducia.

 

Quali sono, Stefano, i tuoi hobbies e interessi che coltivi nel tempo libero?

In primis, cosa di cui io vado molto fiero a differenza di tante persone che si vergognano o non vogliono dirlo, seguo da anni un percorso di psicoterapia individuale che ha portato in me molti benefici sia dal punto di vista personale sia professionalmente come aiuto nel giusto approccio nel rapporto con gli Utenti che seguo. Grazie a questo percorso ed all’esperienza maturata sul campo sono riuscito a migliorarmi professionalmente e ad imparare dagli errori commessi per avere un approccio migliore.

Inoltre, sono appassionato di sport: mi alleno quando riesco in una disciplina sportiva un po’ di nicchia, l’OCR (Obstacle Course Race) presso l’OCR Park a Mantova. Si tratta di una corsa ad ostacoli fissi e mobili come muri da scavalcare, funi da scalare ecc, e, cosa ancora più bella, sono riuscito a portare ad allenarsi con me anche qualche ragazzo dell’Assistenza ad Personam! Un’altra passione che ultimamente sto ricominciando a coltivare, dopo un periodo di pausa, è il ballo latino americano: faccio parte di una scuola, facciamo esibizioni a sagre e feste ed il venerdì sera vado alla serata latina alla discoteca Mascara.

Ultima, ma non di importanza, la mia passione per il giardinaggio che ho sviluppato anche come professione e nel fine settimana svolgo interventi di manutenzione presso privati. Questa attività, oltre a darmi soddisfazione, mi permette di ricaricarmi lavorando da solo a contatto con la natura.

 

Concludendo questa ricca chiacchierata Stefano cosa ti aspetti dal futuro?

Professionalmente mi sento appagato e realizzato in CSA dopo tanti anni di movimento!! (sorride Stefano) Per il resto, per il futuro mi vedo in una relazione di coppia e magari anche in una famiglia. Ho anche un sogno nel cassetto, ma per scaramanzia preferisco non dirlo… chissà non si possa avverare!

 

E noi te lo auguriamo con tutto il cuore e ti ringraziamo per aver accolto positivamente la nostra proposta di essere personaggio del mese. Buon proseguimento, Stefano!

 

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