Il personaggio scelto dalla redazione di CSA News per l’intervista di questo mese è Toma George Vizitiu, Socio Lavoratore di CSA Cooperativa Servizi Ambiente da febbraio 2020 come addetto alle pulizie straordinarie, trasporti e facchinaggio presso molti Clienti privati della Cooperativa. George si è distinto in questi anni di lavoro per la sua professionalità, dedizione al lavoro e disponibilità… i Coordinatori sanno di poter contare sempre su di lui!
Incontro George in sede a Mantova, stanco ed accaldato dalla giornata lavorativa, ma sempre sorridente e di buon umore… con la battuta pronta!
George, cosa vuoi raccontare di te ai nostri lettori?
Sono nato e cresciuto a Bucarest, capitale della Romania, da giovane ero una cosiddetta “testa calda” (sorride George). Ne ho combinate un po’ di tutti i colori, giocavo a calcio nelle giovanili della Steaua Bucarest, la squadra più famosa della capitale e mi piaceva uscire, divertirmi, andare in discoteca, cercare le donne ecc. Mia madre, che si era trasferita in Italia con mia sorella a Cremona per lavoro, mi ha “obbligato” a seguirla cercando di indirizzarmi ad una vita lavorativa più stabile. Purtroppo, anche in Italia l’inizio non è stato dei migliori: ho perso mia madre e sono rimasto con mia sorella. Ho capito che non potevo più vivere come prima e che non poteva aiutarmi nessuno se non me stesso. Ero ad un bivio, lasciarmi andare o dare una svolta alla mia vita. Con l’aiuto di una Cooperativa di inserimento lavorativo del mantovano ho cominciato a lavorare nella raccolta porta a porta dei rifiuti. Gli educatori della Cooperativa mi hanno aiutato molto anche nel percorso psicologico volto ad essere autonomo in tutti gli ambiti, nella vita lavorativa e non lavorativa.
Com’è stato l’incontro con CSA?
L’incontro con CSA è stato su consiglio della Dott.sa Silvia Zerbinati, che mi conosceva dai tempi della precedenza esperienza in Cooperativa. Silvia era entrata a lavorare in CSA da un po’ e mi aveva consigliato di mandare il curriculum perché le condizioni lavorative erano diventate precarie e cercavo un’altra esperienza più sicura. Nel frattempo avevo conosciuto Katia, la mia attuale compagna, ed insieme abbiamo deciso di tentare questa nuova opportunità per me.
Come ti sei trovato in questi anni in CSA?
Lavorare e fare fatica non mi pesa anche se alla sera crollo presto, non sono più un ragazzino! (sorride George). Ma soprattutto mi sento una persona grata e riconoscente: CSA mi dà da lavorare, mi paga puntuale tutti i mesi ed io ne sono riconoscente lavorando seriamente e duramente. Non capisco sinceramente alcuni miei colleghi, che anche appena cominciano il lavoro in Cooperativa, cominciano a lamentarsi perché vengono spostati da un lavoro ad un altro; perchè il lavoro è troppo faticoso o troppo lontano, il lavoro è impegnativo. Penso che stia ai Coordinatori decidere dove impiegarti, sempre nel rispetto della persona, ma un po’ di cultura del lavoro dov’è finita?!
Che rapporto hai con colleghi e coordinatori?
Con i colleghi ho generalmente un buon lavoro, ma non sopporto quelli che non hanno voglia di lavorare e tirano indietro. Quindi, chi viene in squadra con me sa che deve darsi da fare! Con i Coordinatori, che sono praticamente tutto l’ufficio tecnico perché mi occupo dei lavori più diversi, dalle pulizie straordinarie, ai trasporti, al facchinaggio, ho un buon rapporto basato sulla reciprocità: io mi faccio sempre trovare disponibile e dò tutto me stesso e loro quando possono e chiedo una giornata libera cercano di accontentarmi.
Quali sono George le tue passioni nel tempo libero?
Sono amante del calcio giocato e tifosissimo della Steaua Bucarest e della Juventus, dai tempi della finale della Coppa dei Campioni dell’Heysel e di quella tragica partita dove morirono schiacciati 39 tifosi juventini. Dal quel momento è scattato in me qualcosa che mi ha fatto amare la squadra bianconera. Per il resto, vivo a Governolo con la mia compagna, mia ex “stalker” (sorride George). Mi ha corteggiato davvero con tanta insistenza e perseveranza, era un periodo che avevo tante ragazze, ma lei mi ha conquistato anche perché ho capito che aveva intenzioni serie e su di lei potevo davvero contare. Katia ha due figlie: una di 19 anni vive con noi e l’altra con l’ex marito, ma abbiamo tutti un ottimo rapporto e cerchiamo sempre di aiutarci e venirci incontro. Purtroppo lei facendo la OSS spesso lavora nel weekend e non sempre riusciamo a stare insieme nel week end, ma sono felice e sereno in questo rapporto.