Il mese di agosto ci ha visti impegnati ad elaborare due progetti per il Consorzio Progetto Solidarietà – Distretto di Mantova per l’impiego dei fondi PNRR Next Generation in due distinte manifestazioni di interesse, ma entrambe volte ad individuare i soggetti disponibili alla co-progettazione d’Ambito.
Per entrambe le manifestazioni di interesse, CSA è stato l’unico soggetto a partecipare, pertanto a metà settembre si è proceduto con un primo Tavolo di co-progettazione assieme al Consorzio e in questi giorni si stanno definendo le convenzioni per dare avvio ai vari servizi previsti nelle proposte progettuali presentate da CSA.
Le azioni, che saranno messe in opera, prevedono diversi servizi (alcuni dei quali anche innovativi), impiego di più figure professionali e una durata di circa tre anni, in quanto tutto dovrà concludersi con il 30/06/2026, salvo proroghe ministeriali.
Il progetto della Linea 1.1.2 del PNRR è rivolto nello specifico agli Anziani, con azioni dirette a favorire una vita autonoma e prevenire l’istituzionalizzazione. I servizi che saranno messi in atto riguardano:
- un servizio di assistenza domiciliare rivolto ad anziani in situazioni caratterizzate da fragilità, che incidono sul grado di autonomia o non autosufficienza, che sarà svolto presso il loro domicilio;
- la realizzazione di servizi di domotica e teleassistenza presso le abitazioni di singoli anziani, al fine di favorire la loro indipendenza, valorizzare le loro autonomie residue nell’attività di vita quotidiana, aumentare le possibilità di relazione con i soggetti esterni, evitando l’isolamento sociale e favorendo il collegamento alla rete di servizi integrati sociali e sociosanitari per la continuità assistenziale;
- un servizio di assistenza domiciliare per gruppi di appartamenti (in quanto questa linea prevede la ristrutturazione di un plesso composto da otto appartamenti, che verranno anch’essi dotati di domotica e teleassistenza) così da avere una figura di fiducia, che funga da riferimento per gli inquilini dell’intero plesso;
- l’individualizzazione di un operatore socio-sanitario in veste di operatore sociale di prossimità in favore degli utenti degli appartamenti del plesso riqualificato, al fine di agevolare la vita di relazione comunitaria, la solidarietà tra coinquilini, fornire supporto e ascolto, consentire un accompagnamento ai servizi esterni della comunità per evitare l’isolamento sociale, facilitare l’accesso ai servizi, incrementare la diffusione delle informazioni, rilevare e monitorare i bisogni degli anziani;
- la messa a disposizione di un educatore professionale in favore degli utenti degli appartamenti del plesso riqualificato, che svolgerà la propria attività per curare le attività laboratoriali, ludiche, ricreative, di socializzazione, relazione, animazione, educazione comunitaria, stimolazione cognitiva, espressiva, di collegamento con la comunità esterna, da svolgersi sia in singolo che in gruppo, al fine di attivare e mantenere nell’anziano l’interesse per una socialità viva e positiva, mantenere l’autonomia a livello cognitivo/sensoriale/funzionale, fornire momenti di benessere, recuperare o mantenere delle capacità residue, sostenere la vita autonoma contrastando problematiche di solitudine e difficoltà legate alla parziale non autosufficienza.
Il progetto della Linea 1.1.3 del PNRR, invece, è rivolto al rafforzamento di servizi sociali e domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione delle persone vulnerabili e degli anziani non autosufficienti. In questo caso i servizi che saranno messi a disposizione sono:
- la messa a disposizione di un/a assistente sociale, che sarà di supporto all’équipe multiprofessionale distrettuale presso il Centro Multiservizi per la fase di valutazione dei bisogni sociosanitari, la predisposizione del piano assistenziale individualizzato, la presa in carico delle persone fragili e delle loro famiglie e l’attivazione diretta degli interventi per tutte le situazioni che prevedono la dimissione da strutture ospedaliere e riabilitative. L’assistente sociale svolgerà una parte delle sue attività anche presso l’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” di Mantova, dove si raccorderà con i colleghi dell’ospedale al fine di curare al meglio alcuni aspetti dell’accompagnamento alla dimissione protetta dei pazienti, intensificano le relazioni tra servizi, fungendo da ponte tra Ospedale e Centro Multiservizi per una valutazione del bisogno più puntuale, attraverso una presa in carico multidimensionale delle persone non autosufficienti per la gestione delle dimissioni protette;
- la realizzazione di corsi di formazione specifica per gli operatori socio-sanitari e assistenziali dell’area della domiciliarità;
- un servizio di assistenza domiciliare per garantire la continuità assistenziale del paziente;
- un servizio di preparazione e consegna pasti a domicilio sul territorio dell’Ambito;
- un servizio di telesoccorso e telecontrollo per gli utenti segnalati dai servizi territoriali;
- un servizio di assistenza tutelare integrata (Pronto Intervento) con un team di operatori socio-sanitari attenzionati sulla specificità di questa tipologia di servizio, in modo tale da garantire l’immediatezza dell’attivazione e la continuità assistenziale alla persona, da un minimo di sei ore alla copertura H24, per un periodo limitato di giorni in attesa che i servizi sociali di base procedano con la presa in carico ordinaria e provvedano all’attivazione dei servizi ritenuti più opportuni.
Queste due grandi progettualità intendono sperimentare nuove tipologie di servizi e nuove modalità di presa in carico integrata dell’utente fragile, con l’obiettivo di porre solide basi per poter successivamente supportare il Consorzio Progetto Solidarietà nel mettere a sistema questi nuovi servizi per la domiciliarità.