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In&Aut – Inclusione e Autodeterminazione

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SAN LORENZO, CURTATONE (MN) – Nella mattina del 6 luglio, CSA ha inaugurato un nuovo servizio denominato In&Aut, presso Corte San Lorenzo, grazie alla partecipazione ad un bando regionale per l’avvio di nuove sperimentazioni di coabitazione per persone con autismo, grado elevato ex dgr n. XI/7429/2022. CSA si è quindi aggiudicata una delle tre sperimentazioni avviate in tutta la Regione.

Il contesto abitativo destinato alla sperimentazione è situato presso Corte San Lorenzo, cascina agricola completamente restaurata, che ospita già due servizi gestiti dalla Cooperativa: un CSE, acronimo di centro socio-educativo e un servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Corte San Lorenzo è situata presso l’omonima frazione nel comune di Curtatone in via Crocette 24.

Il servizio di In&Aut – Inclusione e Autoderminazione è, a differenza degli altri citati, un’offerta di tipo residenziale, che si pone l’obiettivo di applicazione delle Legge 112 del Dopo di Noi. CSA si è posta come ente capofila di un ampio e importante partenariato che ha ottenuto, con grande orgoglio, l’assegnazione dei fondi per il finanziamento del progetto. Obiettivo principale del servizio è la de-istituzionalizzazione di persone con sindrome dello spettro autistico a basso funzionamento e delle persone a elevata intensità di sostegno per favorire l’inclusione sociale e la possibilità di autodeterminazione, considerati due capisaldi fondamentali per il benessere e la qualità di vita della persona.

Alla giornata inaugurale ha partecipato l’Assessore Regionale alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Dott.ssa Elena Lucchini, la quale ha aperto la conferenza sottolineando l’importanza di sostenere un territorio nella creazione di sostegni di tipo abitativo e sociale con specifici supporti di cura, andando così ad assicurare la qualità di vita delle persone che scelgono di coabitare. Si sono poi succeduti gli interventi di diversi esponenti del settore della disabilità e di addetti ai lavori, tra cui: la Dott.ssa Katia Avanzini, dirigente ATS Val Padana, il Dott. Boscaini, Direttore Socio-Sanitario dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, in rappresentanza dell’ASST di Mantova, il Dott. Roberto Daffonchio, Dirigente dell’Unità Organizzativa Disabilità, Volontariato Inclusione e Innovazione Sociale di Regione Lombardia.

In rappresentanza dei partner di progetto sono invece intervenuti ai lavori: il Dott. Serafini Corti, Direttore del Dipartimento di Disabilità della Fondazione Istituto Ospedaliero Sospiro, il quale ha parlato di Inclusione e Autodeterminazione come elementi imprescindibili del Progetto e della Qualità di vita della persona, il Dott. Andrea Caprini per Coprosol, il Sig. Graziano Boldrini, in qualità di Presidente dell’Associazione San Lorenzo. In rappresentanza della Fondazione Futuro e dell’Associazione AGA, due madri di ragazzi con autismo, il cui intervento è andato a toccare il sensibile tema del “Dopo di Noi”.

Ma cos’è In&Aut? E come può favorire il raggiungimento degli obiettivi di inclusione e autodeterminazione?

“Ognuno dovrebbe decidere da solo dove e con chi vuole vivere”, queste parole non sono mie ma credo siano un buon punto di partenza per spiegare che cos’è In&Aut.

Il servizio si basa su un modello di vita comunitario fondato sui principi del co-housing il quale può essere definito, come una sorta di condominio, dove i vicini tra loro condividono, almeno in parte spazi comuni ma soprattutto le medesime finalità.

La persona inserita all’interno di questo contesto potrà trovare il supporto sociale, derivante dal vivere nel piccolo gruppo, che dato il clima di maggior familiarità permetterà alla persona con autismo di creare relazioni e legami significativi e profondi e di sperimentare le proprie abilità sociali in una situazione protetta. Il numero ristretto di persone permetterà ai residenti del servizio di esprimere al meglio le loro potenzialità, ragazzi capaci di apparecchiare la tavola, stendere il bucato si realizzeranno potendolo fare e dando il loro contributo alla vita comunitaria.

Di estrema importanza sono anche i luoghi e gli spazi che devono essere adatti e adattabili alle caratteristiche della singola persona: a In&Aut ci sarà infatti la possibilità di adattare e adeguare le stanze da letto come tutti gli altri ambienti alle caratteristiche ed esigenze di ognuno, questo nell’ottica di eliminare ogni forma di ostacolo o barriera che impedisca alla persona con autismo di includersi e autodeterminarsi.

Il tutto accadrà grazie al supporto e alla costante supervisione di un’équipe di professionisti: OSS, Educatori, Tecnici ABA e la persona stessa che per appunto favorirne l’inclusione e soprattutto la possibilità di autodeterminarsi dovrà essere sempre messa al centro del suo percorso e resa protagonista fattiva del suo progetto verso un maggior grado di competenza e autonomia.

Fine ultimo di questo percorso, in ottica futura, è il “Dopo di Noi”, nello specifico garantire il passaggio dal “Durante Noi” al “Dopo di Noi”, aiutando le persone con autismo ad essere più autonome e capaci di autodeterminarsi, permettendogli di abitare nuovi spazi e nuove esperienze con maggiori competenze e consapevolezze per evitare così in un’ottica futura percorsi di istituzionalizzazione errati dettati dall’urgenza e dalla necessità di accogliere.

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